BULGHERONI (AVI): “LA CULTURA DELLA LEGALITÀ È NEL DNA DELLA NOSTRA PROFESSIONE”
Como, 24 aprile 2015 - Si svolge dal 28 al 30 aprile prossimo, a Roma, il Quinto Salone della Giustizia, la manifestazione nata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che rappresenta il più importante momento di incontro tra avvocatura, magistratura, professioni e politica italiana sui temi riguardanti l’attualità del pianeta giustizia.
Anche l’AVI (associazione professionale esperti visuristi italiani) partecipa alla tre giorni di rilevanza nazionale. “Abbiamo aderito con entusiasmo alla manifestazione - ha dichiarato il presidente AVI, Mario Bulgheroni - perché è nel DNA della nostra professione la cultura della legalità. Offrire competenza specializzata, individuare errori anche silenti, ma altamente lesivi per il cliente, chiudere pratiche in maniera precisa e puntuale, rappresentano il percorso naturale del nostro lavoro quotidiano”.
“La presenza al Salone - ha affermato Bulgheroni, che è anche vice presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Diritto, Territorio e Patrimonio - sarà sicuramente un momento utile e interessante per garantire alla professione dell’esperto visurista una qualificazione sempre più alta. È dal confronto con le altre realtà professionali che si costruisce il percorso all’eccellenza. La strada da fare è tanta ma parafrasando un antico proverbio cinese anche il più lungo viaggio inizia con un piccolo passo”.
“Forti del riconoscimento della L. 4/2013 - ha concluso il presidente AVI - che ci ha introdotto nell’elenco del Mise tra le associazioni abilitate a rilasciare un Attestato di Qualità e in quello del Ministero della Giustizia, quale soggetto che può essere consultato in sede di proposte in materia di piattaforme comuni, operativi sulla certificazione delle competenze in conformità alle norme tecniche UNI, non abbiamo certo finito il viaggio ma abbiamo sicuramente fatto un buon, e promettente, percorso per la legittimazione reale e concreta del nostro ruolo. Cosa resta da fare? Continuare a costruire professionalità”.